La ripresa congiunturale si fa sentire nel mercato del lavoro svizzero. Grazie al buon andamento degli ordini e alla stabilità dei consumi le aziende in tutti i settori assumono nuovi dipendenti. Nel primo trimestre i prestatori di servizi per il personale hanno potuto osservare questa tendenza nell'incremento dei volumi di ordini. Il numero di ore lavorate è aumentato del 15,3 per cento rispetto all'anno precedente – valore utilizzato per misurare la performance nel settore del lavoro temporaneo. Così per la prima volta dall'istituzione dello Swiss Staffingindex si è registrato un tasso di crescita del settore a due cifre.
Con il reclutamento del personale i prestatori di personale sostengono l'economia
La ripresa nel settore del lavoro temporaneo è determinata dalla crescente domanda da parte dell'industria. La congiuntura economica mondiale favorevole incrementa la domanda di beni strumentali quali macchinari e impianti di produzione. L'indebolimento del franco rafforza la capacità concorrenziale delle imprese MEM svizzere. Per far fronte agli ordini supplementari si deve spesso ricorrere a un tempestivo reclutamento di forza lavoro. I circa 5'000 consulenti per il personale, che lavorano per le aziende di lavoro temporaneo in tutta la Svizzera, rappresentano una risorsa di rilievo in termini di personale che consente l'avvicinamento di dipendenti e datori di lavoro, contribuendo a sfruttare integralmente il potenziale di manodopera interna.
Servizi di gestione del personale: lo specchio del mercato del lavoro
L'andamento della crescita del settore del lavoro temporaneo dimostra che l'attività dei prestatori di personale è strettamente connessa alla congiuntura. Poiché essi agiscono in prima linea sul fronte delle nuove assunzioni, l'evoluzione generale del mercato del lavoro si rispecchia di gran lunga nell'andamento dell'attività. A causa della forte pressione concorrenziale sul mercato, la ripresa attuale non trova riscontro nei margini di profitto in aumento. Da un nuovo studio condotto da swissstaffing emerge che, secondo la valutazione di due terzi dei prestatori di personale, l'attuale intensità concorrenziale sarebbe forte o molto forte.
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