L’equità del lavoro flessibile

HR Today

Un grande dettagliante effettua ogni anno in gennaio l'inventario in oltre cento filiali in tutta la Svizzera, e quel giorno necessita di cinquanta collaboratori supplementari. Al tempo stesso, la responsabile dei banchetti di un albergo scopre che, due giorni dopo, gli eventi saranno tre, non due. Urgono due cuochi, otto camerieri e un barista in più. Per trovarli, le aziende in Svizzera possono ricorrere a diverse piattaforme per il collocamento dei cosiddetti flexworker. La maggior parte di queste piattaforme sono meri mediatori, non datori di lavoro. Le cose cambiano quando si tratta di lavoro temporaneo: oltre a proporre candidati per impieghi flessibili, piattaforme come Adia, Coople o smartstaff fungono da datori di lavoro dei collaboratori in questione. In tal modo, si assumono la loro responsabilità sociale: i lavoratori flessibili impiegati presso diverse aziende acquisitrici sono dipendenti del rispettivo collocatore, tramite il quale godono della dovuta protezione sociale.

Quando l'ingranaggio si mette in moto

Che cosa succede dal momento in cui un'azienda cerca un lavoratore flessibile fino al giorno in cui quest'ultimo riceve lo stipendio? La procedura presso Coople, smartstaff e Adia è simile, e inizia sul sito internet o sull'applicazione del rispettivo offerente.

La responsabile dei banchetti, cliente della piattaforma Adia, effettua il login per cercare il personale supplementare necessario. Registra i posti vacanti, il livello di esperienza richiesto per ogni profilo e le capacità specifiche, e descrive l'evento e le attività previste. Un algoritmo invia le proposte a candidati adeguati, che possono annunciarsi tramite la piattaforma.
smartstaff e Coople funzionano in modo analogo, con lievi differenze. Nell'applicazione di Coople, per esempio, l'azienda acquisitrice può visualizzare i candidati «preferiti», ossia quelli risultati particolarmente convincenti in un impiego precedente. Con smartstaff, invece, la ditta può consultare singoli profili con CV, lo stipendio desiderato e il salario minimo, e presentare un'offerta ai candidati interessanti. Tutti e tre gli offerenti consentono al committente di scegliere i flexworker tramite un'applicazione e di assumerli in modo vincolante per la durata dell'impiego. Sempre attraverso l'app, il lavoratore riceve le informazioni rilevanti, per esempio il luogo di lavoro, il punto di ritrovo e l'eventuale codice di abbigliamento.
Il giorno dell'inizio del lavoro, dipendente e azienda acquisitrice si trovano nel luogo pattuito. Concluso l'impiego, il tempo di lavoro viene immesso nell'applicazione: se ne occupa manualmente il flexworker oppure il responsabile della ditta scansionando il relativo codice QR.

Salario: mensilmente o subito

Dopo l'impiego, lavoratore e azienda si valutano vicendevolmente sull'applicazione. In Coople e smartstaff, questo passaggio è obbligatorio: ditta e flexworker vedono la valutazione ricevuta solo dopo aver espresso la propria. Con Adia, l'assegnazione delle stelline viene utilizzata frequentemente, pur non essendo obbligatoria.

Dato che smartstaff e Coople corrispondono lo stipendio mensilmente tramite versamento bancario, i lavoratori flessibili sono pagati a un ritmo simile a quello dei dipendenti fissi. In alternativa, i flexworker possono chiedere un anticipo del 60%, rispettivamente dell'80% delle ore già convalidate. «Questa limitazione dovrebbe permettere ai nostri collaboratori di coprire costi fissi come affitto e cassa malati con il versamento del salario restante», spiega Jürg Karlen, CEO di smartstaff.
Adia versa lo stipendio entro due giorni dalla conferma delle ore da parte del committente. «I nostri collaboratori apprezzano molto questa celerità», conferma Tayfun Ates, Head of Europe di Adia. I tre offerenti dispongono tutti di un team interno di payrolling che si occupa dei processi retributivi e amministrativi.
La protezione sociale di questi lavoratori flessibili è paragonabile a quella di cui beneficiano i dipendenti fissi. Vengono versati i contributi legali all'AVS e alla cassa pensioni, le indennità in caso di malattia o infortunio, nonché le indennità per le vacanze. Le aziende acquisitrici devono inoltre attenersi su tutte e tre le piattaforme ai salari minimi della Legge federale sul lavoro e alle disposizioni dei CCL in vigore.

Le aziende di servizi per il personale hanno una responsabilità sociale

Le aziende di servizi per lavoratori flessibili hanno una responsabilità sociale e i tre offerenti ne sono consapevoli. Jürg Karlen menziona diversi ambiti: salute dei flexworker, prevenzione degli infortuni, promozione della formazione continua professionale, sostegno in materia di diritto del lavoro e assicurazione. Yves Schneuwly, Managing Director di Coople, sottolinea le condizioni di lavoro eque: «Sin dalla fondazione, annettiamo grande importanza al fatto che i nostri clienti offrano condizioni di lavoro eque al personale flessibile. Molti temi, come la sicurezza di base e la formazione continua, sono nel frattempo assurti a standard, il che è fantastico. E continuiamo a impegnarci per possibilità sempre migliori per i flexworker».
Tayfun Ates menziona in particolare la trasparenza quale servizio a favore dei collaboratori temporanei e delle aziende: «Stimoliamo il mercato del lavoro, contribuiamo a renderlo più trasparente e autodeterminato, e facciamo in modo che committenti e lavoratori possano operare in maniera flessibile, sì, ma anche pianificabile. Qui vediamo un'importante evoluzione del mercato del lavoro temporaneo in continua crescita». A proposito di responsabilità sociale, Jürg Karlen accenna anche all'integrazione professionale dei candidati meno giovani, di chi rientra nel mondo del lavoro, dei lavoratori con limitazioni dovute alla salute o di chiunque per qualsiasi motivo faticherebbe a trovare un impiego fisso: «Per queste persone la nostra piattaforma online offre migliori opportunità, visto che in caso di ricerca appaiono i profili di tutti i candidati senza filtri».

Flessibilità e ponte verso un impiego fisso

I vantaggi del lavoro flessibile per le ditte acquisitrici sono palesi: possono trovare facilmente candidati per il periodo richiesto e anche a corto termine, e concentrarsi sulla loro attività principale, considerato che dei compiti amministrativi e legati alle risorse umane se ne occupano le aziende di servizi per il personale.

Un altro vantaggio è rappresentato dalla digitalizzazione, che consente di procedere a una ricerca in qualsiasi momento e in modo autonomo. Il sistema di valutazione aiuta inoltre le piattaforme a migliorare i loro algoritmi. «In futuro, i clienti che valutano regolarmente i collaboratori flessibili potranno trovare facilmente il candidato perfetto», è convinto Yves Schneuwly.
I motivi che inducono al lavoro flessibile sono stati rilevati da swissstaffing in un sondaggio1 al quale hanno partecipato quattromila lavoratori temporanei. I più menzionati sono il migliore equilibrio tra vita privata e professionale (44%) e la varietà sul piano professionale (39%). Altri obiettivi sono il riorientamento sul mercato e il ricorso al lavoro flessibile quale ponte verso un impiego fisso.

È il caso per esempio di Miran Zendeli. Conclusa la formazione commerciale, non era riuscito a trovare un impiego fisso e aveva quindi deciso di lavorare per Coople e altre piattaforme di occupazioni temporanee. «Ho allacciato importanti contatti e ottenuto buone referenze», dichiara. Nel frattempo, è stato assunto come Operations Manager proprio presso Coople Svizzera. Per Miran Zendeli, il lavoro temporaneo presenta un altro vantaggio essenziale: «Permette di decidere autonomamente quando lavorare, è ottimo per la motivazione». Il rovescio della medaglia è l'impossibilità di approfondire: «C'è una fase di introduzione molto breve, occorre abituarsi velocemente alla nuova occupazione».

Melania, studentessa, beneficia della possibilità di lavorare in modo flessibile con Adia. In un'intervista per il sito della piattaforma, racconta delle sue esperienze. La sua disponibilità varia molto nel corso dell'anno. Praticamente ogni settimana deve valutare quanto tempo ha da dedicare al lavoro. Il flexwork è quindi l'ideale per lei: «Lavorare in un ufficio al 20% è un impegno superiore rispetto alla possibilità di annunciarsi per nuovi mandati secondo le capacità temporali del momento. In più, non bisogna neppure badare ad altri collaboratori o alle vacanze. Si è veramente flessibili sotto tutti i punti di vista».

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