Ricorso contro le restrizioni legali per il lavoro temporaneo nel Canton Ticino

Con la revisione della Legge sulle commesse pubbliche (LCPubb), il Canton Ticino cerca di vietare o limitare in modo massiccio il ricorso al lavoro temporaneo per l'esecuzione delle commesse pubbliche. Con il divieto di subappalto diventa praticamente impossibile per i prestatori di personale fornire la propria manodopera per gli appalti pubblici. Ciò rappresenta una grave interferenza nella libertà economica delle imprese di lavoro temporaneo e dei loro clienti. L'associazione nazionale di categoria dei prestatori e collocatori di personale swissstaffing ha pertanto presentato ricorso al Tribunale federale.

La revisione della Legge sulle commesse pubbliche del Canton Ticino dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2020. Secondo quanto previsto, l'assegnazione di commesse a subappaltatori, e in particolare l'impiego di personale a prestito, sarà vietato in linea di principio. Ciò significa che alle aziende non è consentito coinvolgere terzi, né imprese né persone fisiche, nell'esecuzione di un appalto statale. La commessa deve essere eseguita esclusivamente dall'impresa stessa rispettivamente dai propri collaboratori. Di conseguenza, i prestatori di personale non sarebbero più autorizzati a prestare i propri dipendenti per l'esecuzione di appalti pubblici, il che costituirebbe una notevole restrizione.

La Confederazione ha già regolato in modo esauriente i requisiti e le condizioni per il prestito di personale. Il lavoro temporaneo è strettamente regolamentato dal CCL Prestito di personale, dichiarato d'obbligatorietà generale, e dalla Legge federale sul collocamento e il personale a prestito con le relative ordinanze, così come la tutela dei lavoratori è garantita sulla base di salari minimi, orari di lavoro massimi e ulteriori prescrizioni minime. Inoltre, nel settore degli appalti pubblici, non esiste una base giuridica evidente che legittimi la restrizione dell'impiego di lavoratori temporanei ai sensi della legge riveduta.

Un altro fattore decisivo è che la revisione della Legge sulle commesse pubbliche del Canton Ticino viola il diritto federale e internazionale oltre a rappresentare una massiccia interferenza nella libertà economica sia dei prestatori di personale sia dei loro clienti. Al fine di prevenire ingenti danni economici al settore e di impedire ulteriori restrizioni al lavoro temporaneo, swissstaffing ha presentato ricorso al Tribunale federale.

Contatto:

Boris Eicher, Dirigente servizio giuridico, swissstaffing
Tel: 044 388 95 38
boris.eicher@swissstaffing.ch

Blandina Werren, Dirigente comunicazione, swissstaffing
Tel: 044 388 95 35
blandina.werren@swissstaffing.ch

www.swissstaffing.ch

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